Le azioni immunoregolatrici del DHEA nella tubercolosi, uno strumento di intervento terapeutico?

Il deidroepiandrosterone (DHEA) è un androgeno sintetizzato dalla corteccia surrenale, che è un intermediario nella biosintesi degli ormoni sessuali, come il testosterone e l’estradiolo.

Il DHEA circola principalmente come estere coniugato, sotto forma di solfato (DHEA-S). Esistono diversi fattori endogeni in grado di influenzarne la sintesi, tra cui i più comuni sono l’ormone di rilascio della corticotropina (CRH), l’adrenocorticotropina (ACTH), i fattori di crescita e le citochine proinfiammatorie. Come altri ormoni steroidei, il DHEA può alterare il funzionamento delle cellule immunitarie e quindi il decorso di malattie che presentano una componente immuno-infiammatoria, soprattutto di natura autoimmune o infettiva.

In questa sede esaminiamo il ruolo svolto dal DHEA durante una malattia infettiva importante come la tubercolosi (TB). I dati raccolti da pazienti affetti da TB, da modelli murini o da studi in vitro dimostrano che il DHEA è probabilmente implicato in un migliore controllo della malattia. Ciò fornisce un contesto stimolante per la realizzazione di studi clinici volti a valutare l’utilità del DHEA come coadiuvante nei pazienti affetti da TB.

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